Durante il decennio scorso la generazione dei Millennials si è scontrata con gli impatti delle crisi dei mutui subprime e del debito sovrano, nel 2020 del Covid: di portata globale ma con ovvie conseguenze sui cittadini, le crisi hanno inciso sul piano macroeconomico aprendo la strada ai valori di crescita vicini allo zero.
L’ adeguamento alle politiche restrittive di allora, il sistema e il mondo del lavoro e l’accesso al credito hanno contribuito a fermare l’ascensore sociale e a smorzare l’entusiasmo, sogni e progetti a cui i Millennials ambivano strizzando l’occhio allo stile di vita delle generazioni precedenti.
Oggi Millennials e Gen- Z rappresentano le fasce d’età con minor potere d’acquisto e sono le più sfiduciate nei confronti dell’economia, della finanza e del sistema politico.
I nati fra il 1980 e il 2010 però sono le generazioni che hanno fatto della tecnologia il prolungamento dei loro sensi: si ambientano facilmente all’innovazione, accolgono positivamente i nuovi scenari digitali e sempre più cercano lavoro o fondano imprese agili dall’alto potenziale innovativo e tecnologico.
Sarà l’innovazione a riavvicinarli all’economia e alla finanza? Se sì, a quali condizioni?
Quali sono i loro valori e baluardi destinati nei prossimi anni ad influenzare il panorama degli investimenti?
Relatori
Camilla Cionini Visani
Direttrice generale Italia Fintech
Fabrizio Villani
Co-Founder
Fintastico
Francesca Rossi
AI Ethics Global Leader IBM
Presidente di AAAI
Laura Pellegri
Sociologa
Head of Marketing & Communication Digital Magics
Matteo Rizzi
Co-founder FinTechStage