Prendersi cura delle cose e delle persone significa occuparsene amorevolmente, con attenzione e dedizione. Non a caso il termine cura ritrova le sue radici nel latino “coira”, appunto, il cuore.
Allora perchè non iniziare a prendere a cuore la situazione di tutto ciò che ci circonda? A partire da noi stessi, abbracciando gli affetti più cari, fino ad occuparci della comunità e del territorio in cui viviamo?
Trattiamo ciò che possediamo con cura o lo diamo per scontato? In che modo custodiamo, gestiamo e curiamo il nostro patrimonio?
Abbiamo cura di organizzare per noi stessi e la nostra famiglia uno stile di vita sano, di ritrovare il giusto equilibrio tra il lavoro e la vita privata, dedicare spazio e tempo a ciò che fa stare bene, creare con i nostri affetti momenti di qualità? Qual è lo stato di salute del nostro work-life balance?
Si può parlare di un’attenzione ritrovata verso le persone anche nelle aziende, negli ambienti lavorativi: perchè ce n’eravamo scordati? Non dovrebbe forse essere la normalità?
Infine, come possiamo pensare di dedicarci a tutto ciò, senza proteggere la casa in cui tutti viviamo, di creare le condizioni di crescita in modo adeguato e sostenibile nel tempo?
La cura, un’attenzione speciale che richiede impegno, costanza e solerzia da praticare in molti degli aspetti delle nostre vite.
Relatori

Annalisa Galardi
Consigliere di amministrazione
Fondazione Adriano Olivetti

Fabio Massimo Castaldo
Europarlamentare, già Vicepresidente del Parlamento Europeo

Giada Lonati
Direttrice Socio Sanitaria
Associazione VIDAS

Beatrice Conte
Responsabile area aBetterFuture & Choice Architect